La nuova tecnologia acquisita con il contributo di Fondazione Cariparma
Nuova ambulanza per l’AV Collecchio-Sala Baganza – Felino
Alla Assistenza Volontaria Collecchio/Sala Baganza/Felino è stata inaugurata la nuova ambulanza, automezzo che si caratterizza per dotazione di attrezzature all’avanguardia. Fondazione Cariparma ha contribuito all’acquisto della nuova “Collecchio 3”, la cui dotazione include anche un sanificatore ambientale.
Ospedale di Parma, 2 nuovi angiografi per il Centro di riferimento di Cardiologia interventistica
Alla Cardiologia interventistica dell’Ospedale Maggiore di Parma sono entrati in funzione due angiografi di ultima generazione: un obiettivo importante che ha comportato un ammodernamento tecnologico e una riqualificazione della struttura. L’acquisto e l’istallazione dei due angiografi ha comportato un investimento di un milione 300 mila euro, di cui 750 mila quale contributo di Fondazione Cariparma.
Nuovo ecografo multifunzionale per l’Ospedale di Vaio
La nuova strumentazione è stata acquistata con il contributo di Fondazione Cariparma.
Ospedale Maggiore di Parma: inaugurato il nuovo acceleratore lineare
Importante contributo di Fondazione Cariparma
Potenziato l’impianto di radiocomunicazione della CRI provinciale di Parma
Fondazione Cariparma ha sostenuto anche l'acquisto di due automezzi CRI per la postazione 118 di Lagrimone ed il territorio montano.
Ospedale di Vaio: nuova radiologia mobile in 3D
Si tratta di un apparecchio radiologico per radioscopia e radiografia “di brillanza” in 3D, ad alta efficienza e di ultimissima generazione.
Presentata AVISLab, l’app di Avis Provinciale Parma
Una soluzione digitale per dematerializzare il servizio di consegna esami e informare i donatori. Il progetto realizzato con il contributo di Fondazione Cariparma
Ospedale di Parma: il nuovo robot chirurgico
Determinante contributo di Fondazione Cariparma per l’acquisto della sofisticata apparecchiatura
Dritto al cuore D-Parma
Fondazione Cariparma sostiene il progetto dell'Assistenza Pubblica di Parma che prevede 30 defibrillatori semiautomatici e la formazione di 300 persone