#Respirid'Arte#

Salvatore Marchesi, “Prime note (Coro della chiesa di San Giovanni Evangelista)”

Salvatore Marchesi (Parma, 1852 - 1926) Prime note (Coro della chiesa di San Giovanni Evangelista) 1885 - 1886 circa, olio su tela Con questa nuova opera rimaniamo ancora nel quadrilatero monumentale occupato dal centro religioso della nostra città: dopo la processione devozionale e la cripta del Duomo, entriamo nel ‘coro’ della chiesa di S. Giovanni Evangelista, l’ambiente, collocato nell’abside, dietro l’altare maggiore. Il dipinto è opera di Salvatore Marchesi, realizzata prima del trasferimento dell’artista a Palermo. Si tratta di una ‘replica’ (opere realizzate dagli stessi artisti nel caso di un soggetto particolarmente apprezzato) fedele all’originale Prime note, [...]

Luigi Marchesi, “Interno del sotterraneo del Duomo di Parma”

Luigi Marchesi (Roccabianca, 1825 – Parma, 1862) Interno del sotterraneo del Duomo di Parma (1854 circa, olio su tavola) La piccola tavoletta, eseguita da Luigi Marchesi nel 1854, raffigura uno scorcio dell’interno della cripta del Duomo di Parma. Nel XIX secolo, questo ambiente divenne uno dei temi favoriti dai vedutisti di Parma. Già la duchessa Maria Luigia, amante della pittura di paesaggio, durante il suo governo, aveva promosso il genere, istituendo, nell’Accademia di Belle Arti parmense, la Scuola di Paesaggio; da quel momento gli artisti cominciarono a produrre piccole vedute, con scorci talvolta inusuali di interni ed [...]

Giuseppe Giacopelli, “Processione del Viatico lungo il fianco destro del Duomo di Parma”

Giuseppe Giacopelli (Parma, 1838 - 1903) Processione del Viatico lungo il fianco destro del Duomo di Parma (1868 circa, olio su tela) La tela, con ragione attribuita a Giuseppe Giacopelli, documenta un angolo della città molto apprezzato dai vedutisti parmensi del XIX secolo e rimasto ancora oggi immutato. Lo si può vedere percorrendo l’attuale Via Cardinal Ferrari da Piazza Duomo verso la Chiesa di S. Giovanni Evangelista, ma anche ammirando la bellissima fotografia che Carlo Gardini scattò in occasione della mostra Parma, immagini della città dal Ducato all’Unità d’Italia, allestita a Palazzo Bossi Bocchi nel 2011. [...]

Giulio Carmignani, “Veduta di Santa Maria del Quartiere”

Giulio Carmignani (Parma, 1813 - 1890) Veduta di Santa Maria del Quartiere (1840 - 1841, olio su tela) Si incontra un dipinto del Sig. Carmignani che è una copia prospettica della nostra chiesa del Quartiere con alquante figure o macchiette presentanti spiritosamente una rissa popolana. Così scriveva Carlo Malaspina sulla rivista Il Facchino descrivendo quella che con ogni probabilità era la prima apparizione pubblica dell’artista; l’opera venne esposta nella mostra del 1841, allestita nel Palazzo del Giardino nell’ambito del programma di commissioni agli artisti in vigore sotto Maria Luigia. Giulio Carmignani, uno dei maggiori esponenti della pittura [...]

La Divina Commedia illustrata da Amos Nattini

Amos Nattini (Genova, 1892 – Parma, 1985) Inferno, Canto XV. Oggi il MiBACT ha proposto di dedicare la giornata al “sommo Poeta” con l’iniziativa Dantedì. La scelta del 25 marzo è motivata con il fatto che gli studiosi hanno ipotizzato questa come la data nella quale Dante inizia il suo viaggio letterario nell’Inferno. Egli è stato più volte commemorato, e non solo in Italia, con una serie di eventi e soprattutto riedizioni volte a celebrare la sua opera che tutt’oggi incanta e meraviglia. Uno dei tributi più rilevanti è l’edizione monumentale della Divina Commedia del 1921 voluta dall’avvocato Rino Valdameri, che l’anno precedente aveva fondato la Casa Editrice di Dante allo scopo di finanziare il meraviglioso progetto tipografico di Amos Nattini; l’artista illustrò ogni Canto con un acquerello. Successivamente i disegni furono litografati in tavole di 82 X 67 cm. Il [...]

Giuseppe Boccaccio, “Veduta della Piazza Grande di Parma”

Giuseppe Boccaccio (Colorno, 1790 – Parma, 5 febbraio 1852) Veduta della Piazza Grande di Parma (1847 circa, olio su tela) Il colornese Giuseppe Boccaccio, apprezzato maestro di disegno della duchessa Maria Luigia, diventò il primo direttore della scuola «di paese», ossia di paesaggio, all’interno dell’Accademia. Boccaccio non fu un maestro convenzionale. Grazie allo spirito progressista e al credito che vantava presso la duchessa, egli poté introdurre una modalità didattica innovativa, disegnare e dipingere en plein air, prendendo la realtà, come modello per eccellenza, con attenzione al dettaglio, senza idealizzazioni e lontano dalla lunga e tediosa creazione in [...]

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