La Fondazione Cariparma ha donato al Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Parma due attrezzature che verranno usate nell’ambito della chirurgia rigenerativa per curare ulcere croniche e ferite difficili, soprattutto causate da insufficienza vascolare, diabete o da decubito.

Nello specifico le due attrezzature (uno shaker cellulare ed una centrifuga) sono situate, nel contesto di una specifica cappa a flusso laminare (che consente di mantenere una sterilità ottimale della procedura) nella sala operatoria del Day Surgery, alla quale afferisce la struttura semplice dipartimentale Chirurgia della cute e annessi, mininvasiva, rigenerativa e plastica (presso la quale si effettuano anche trattamenti endoscopici per la terapia dell’emicrania e dell’iperidrosi) dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta dal prof. Edoardo Raposio, della sezione di Chirurgia plastica del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Ateneo.

Le nuove attrezzature, con cui sono già stati trattati ad oggi dieci pazienti, permette di curare in anestesia locale ulcere cutanee croniche (vascolari, diabetiche e da pressione) e ferite difficili attraverso l’uso di cellule staminali isolate con modalità innovative dal paziente stesso tramite liposuzione, e veicolate da un gel piastrinico. Tali cellule permettono sia di aumentare la perfusione (ovvero, la nutrizione) dei tessuti danneggiati, sia di fornire le componenti cellulari mediante le quali ottenere la guarigione di tali patologie. Tale metodica risulta inoltre essere di grande utilità negli esiti di ricostruzione mammaria così come di radiodermite (alterazioni della cute dovute a radioterapia).

Questa nuova metodologia ha consentito di incrementare in modo significativo i processi di rigenerazione e neovascolarizzazione locale con risultati ottimali per quanto concerne le percentuali e i tempi di guarigione.