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Tra il 2009 e il 2010 ricorrono 250 anni da alcuni eventi significativi per la storia di Parma e delle sue dinastie ducali. La Fondazione Cariparma celebra questi anniversari attraverso una serie di esposizioni, conferenze, visite e un convegno internazionale di studi sul primo decennio del dominio borbonico a Parma, periodo cruciale per l’affermazione politica e culturale della nostra città nel panorama europeo.

Coordinate dagli studiosi parmensi Gianfranco Fiaccadori (Università di Milano) e Carlo Mambriani (Università di Parma), tali iniziative intendono fornire un contributo e un nuovo incentivo agli studi locali, nonché valorizzare le collezioni d’arte della Fondazione, patrimonio di notevole rilevanza per la riscoperta del Settecento parmense.

Il prossimo 6 dicembre cadrà il 250° anniversario dalla scomparsa di Luisa Elisabetta di Francia, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, personaggio ancora poco indagato dalla storiografia locale, benché di fondamentale importanza per la storia anche successiva del nostro ducato.

Figlia prediletta di Luigi XV di Francia, Luisa Elisabetta fu la sposa di Don Filippo di Borbone duca di Parma. Giunta a Parma nel 1749, contribuì all’importazione del pensiero dei lumi nel ducato: grazie a lei arrivarono a corte personaggi come Du Tillot, futuro ministro riformatore dello Stato, artisti francesi tra i quali l’architetto Petitot e lo scultore Boudard, il filosofo Condillac, istitutore del piccolo Don Ferdinando. Ammalatasi di vaiolo alla fine del 1759, quando si trovava in visita presso la corte di Versailles, vi morì il 6 dicembre dello stesso anno.

In occasione della ricorrenza sarà esposto al primo piano di Palazzo Bossi Bocchi per una settimana, da sabato 5 a domenica 13 dicembre 2009, un dipinto inedito, segnalato dal dott. Alessandro Malinverni (Università di Milano): un esemplare del bellissimo ritratto di Luisa Elisabetta di Borbone in veste da caccia, realizzato nel 1760 dal grande Jean-Marc Nattier, ritrattista della corte di Francia.

Simile ma con un taglio più ampio rispetto ai due ritratti analoghi conservati a Versailles, questa tela sconosciuta al pubblico proviene da una collezione privata. Sarà esposta a fianco di alcune importanti opere di proprietà della Fondazione: l’ormai noto ritratto della Duchessa, attribuito a Louis-Michel Van Loo, e un gruppo di disegni e incisioni che riguardano le sue residenze di Parma e di Colorno, dove Petitot, Boudard, Bossi e Rusca, con una schiera di altri artisti e artigiani, crearono una cornice raffinata per la piccola ma esigentissima corte parmense.

Sabato 5 maggio alle 11.00, presso Palazzo Bossi Bocchi, il dr. Alessandro Malinverni, già allievo dei proff. Gianfranco Fiaccadori e Fernando Mazzocca e autore di studi storico-artistici sulla figura di Luisa Elisabetta, terrà una breve conferenza con videoproiezione per inquadrare i due ritratti esposti nella nutrita ritrattistica di Luisa Elisabetta e nella sua biografia.

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