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Recentemente donata a Fondazione Cariparma, la Collezione di Claudio Cantadori, pronipote dell’artista Cornelio Ghiretti, è il frutto di una ricerca costante e appassionata, che indaga il mondo della scultura e dell’arte decorativa della prima metà del Novecento parmense, con un particolare interesse nei confronti di tre originali artisti: Renato Brozzi, Cornelio Ghiretti e Mario Minari.

L’origine della “Scuola parmense di sbalzo e cesello” va ricercata nel comune ambiente di crescita dei tre artisti originari di Traversetolo: la Fonderia di Giuseppe Baldi, il luogo in cui si intrecciano le vicende artistiche e le storie personali dei tre giovani agli albori della loro carriera.

L’apprendistato presso Baldi aveva insegnato loro una struttura di lavoro, nella quale il “progetto” si fondeva con la procedura esecutiva, ma per arrivare ad una completa formazione i tre dovettero conciliare il difficile riunirsi del mestiere con l’arte, dell’abilità manuale con la cultura, della tradizione con la proiezione artistica futura. Tutti e tre, in tempi diversi ma con le stesse estreme difficoltà, hanno frequentato il Regio Istituto di Belle Arti di Parma.

Oltre alla povertà della nascita e all’origine autodidatta della propria cultura, che li spinge a imparare prima il mestiere e poi l’arte, accomuna gli artisti l’amoroso interesse per la natura e soprattutto per i singoli animali, dalla presa diretta alla stilizzazione in complementi d’arredo, sebbene con sensibilità e predilezioni tematiche del tutto autonome, che vanno dalla fauna spiccatamente acquatica privilegiata da Ghiretti, ai fasianidi tanto amati da Minari.

Se la figura di Brozzi è già stata ampiamente indagata da numerose pubblicazioni e mostre temporanee, oltre che dal Museo Renato Brozzi che gli è stato dedicato a Traversetolo presso la Corte Agresti, quelle di Ghiretti e Minari sono le vere scoperte di questa esposizione.

Claudio Cantadori e la cugina Cornelia Ghiretti – entrambi legati da stretta parentela all’artista – negli ultimi 30 anni hanno raccolto tutte le opere di Ghiretti ritracciate sul mercato antiquario italiano ma anche internazionale, arrivando a collezionare decine di sbalzi in rame e argento, varie sculture in bronzo, più di un centinaio di disegni, spesso studi o bozzetti per opere, alcune delle quali qui in mostra, altre forse perdute o mai realizzate.

Appassionato collezionista, Claudio Cantadori ha acquistato sul mercato anche opere del capostipite della scuola, Renato Brozzi, e un’opera di Mario Minari, un piatto sbalzato in rame con coppia di pesci gatto, pensando ad un nucleo omogeneo per scuola.

La ricerca artistica del donatore è stata completata e approfondita attingendo a collezioni private, consentendo di ricostruire la figura di Minari, che a pieno titolo è stato inserito tra gli esponenti di spicco della “Scuola parmense di sbalzo e cesello”.

Francesca Magri e Anna Mavilla

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