Caricamento Eventi

Ennemond Alexandre Petitot, nato a Lione nel 1727, vincitore nel 1745 del Grand Prix de Rome, trascorse cinque anni nella città dei Papi, Roma, frequentando, agli esordi del neoclassicismo italiano, Piranesi e fornendo le sue prime prove inventive.

Tornato in Francia, è chiamato nel 1753 a Parma dal ministro Du Tillot per ricoprire la carica di architetto di corte e insegnante all’Accademia di Belle Arti fondata l’anno prima.

A Parma rimarrà fino alla morte, nel 1801, progettando la Veneria, la cappella ducale di San Liborio e gli interni della Reggia a Colorno, il Palazzo Ducale in città, la Chiesa di San Pietro sulla piazza principale, un acquedotto ingegnoso, lo Stradone con il caratteristico Casino, la Galleria della Biblioteca Palatina, il Palazzo di Riserva e molto altro, col destino di non vedere portato a compimento quasi nulla. Una schiera di allievi architetti, soprattutto lombardi, diffondeva intanto il suo stile decorativo inconfondibile in tutta Italia.

  1. La mostra

2. Il contesto storico, Parma Atene d’Italia

3. La vita

Condividi l'articolo. Seleziona la piattaforma!