PALAZZO BOSSI BOCCHI

Sede delle Collezioni d’Arte di Fondazione Cariparma, le sale museali sono state allestite e concepite per essere una testimonianza della storia, della cultura e dell’arte della città di Parma.

Dallo splendido autoritratto a penna di Parmigianino, passando per la caravaggesca tela di Lanfranco, le padane nature morte di Boselli, fino alla Parma trasfigurata di Bruno Zoni e al dialogo con l’informale di Goliardo Padova, le Collezioni d’Arte della Fondazione Cariparma offrono un ampio sguardo sulla cultura figurativa soprattutto locale. È il caso ad esempio dei seicenteschi ritratti farnesiani e di quelli di epoca borbonica di Van Loo, del prezioso ciclo ottocentesco di Giambattista Borghesi ricostruito in una delle più suggestive sale dell’itinerario espositivo.

Percorrendo gli spazi di Palazzo Bossi Bocchi si incontrano dipinti, sculture, opere d’ebanisteria e complementi d’arredo che raccontano la storia ducale della città, di un gusto che si evolve e muta nel passaggio da una corte all’altra. Importanti lasciti hanno ampliato i confini della raccolta, che ora va ben oltre l’ambito locale rivelando la raffinatezza di alcune collezioni private parmensi. Quella Garbarino che ha nello splendido nucleo di maioliche il suo punto di forza, la Cozza che ha arricchito Palazzo Bossi Bocchi di una consistente presenza di autori fiamminghi e sculture lignee, e quella Marani, nella quale si possono ammirare pittori contemporanei locali – Bocchi, Barilli Mattioli e altri -, mobili legati alla storia del mobile parmigiano e una splendida raccolta di porcellane settecentesche e di vetri art déco.

La donazione di Renato Bruson, infine, permette una straordinaria panoramica tutta concentrata sul secondo ottocento italiano: i dipinti di Fattori, Lega, Borrani, Signorini, le poetiche vedute lagunari di Ciardi e Fragiacomo e ben quattordici opere boldiniane, rappresentano un notevole valore aggiunto al già consistente patrimonio artistico della Fondazione.

Suggestiva, infine, la sezione dedicata alla storia della moneta e della cartamoneta nei sotterranei del Palazzo.

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