La Fondazione Cariparma, con un contributo di Euro 500.000, ha affiancato l’Ordine Costantiniano di San Giorgio di Parma nell’urgenza conservativa della Basilica Magistrale della Steccata, nello specifico riguardo ai lavori di restauro della balaustrata esterna e della lanterna che adornano la sommità della Chiesa Magistrale della Steccata.

Nell’anno accademico 2005-2006 il Dipartimento di Ingegneria civile, dell’ambiente, del territorio e architettura dell’Università di Parma ha infatti redatto uno studio preliminare sullo stato materico e di degrado della balaustra, da cui è emerso che i fenomeni di degrado e dissesto progredivano in modo lento ma costante, con conseguenze non tanto di natura statica quanto piuttosto di natura materica. Le rotture della pietra costituente la balaustra, infatti, avrebbero messo in potenziale pericolo le vie limitrofe al santuario.

Gli interventi di restauro della balaustrata e delle opere di decoro sulle coperture della Chiesa della Steccata a Parma sono iniziati nel mese di luglio del 2007 e la presentazione di fine lavori è avvenuta nel dicembre 2009.

Detti lavori sono stati eseguiti sotto la tutela sia della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza, nella persona dell’Arch. Luciano Serchia, sia dalla Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di Parma e Piacenza, Dott.ssa Lucia Fornari Schianchi che ha seguito in modo specifico i restauri delle opere di decoro. Le indagini sui materiali e i rilievi architettonici sono stati effettuati da esperti dell’Università di Parma. I lavori sono eseguiti dalla ditta Arché Restauri s.n.c.

Grazie allo smontaggio della balaustra e di alcuni elementi di decoro si è potuto appurare anche il degrado successivo ai precedenti restauri effettuati dopo la guerra e soprattutto da quelli a seguito del terremoto del 1983.

In particolare sono stati rimossi profilati e staffe di ferro completamente ossidati risalenti ai primi del ‘900 e grossi strati di resina epossidica degradata; è stato anche individuato il danno prodotto da una fucilata sparata contro la palla dorata sulla sommità della lanterna.

Nel complesso i lavori hanno previsto:

  • lo smontaggio, il restauro e la nuova posa in opera con interventi di consolidamento della balaustra lapidea, compreso il riposizionamento di tutte le statue (comprese quelle che erano state traslate, perché pericolanti dopo il terremoto del 1983 ed erano da allora rimaste in deposito)
  • il restauro e il consolidamento dei marmi della lanterna gravemente fratturati e pericolanti
  • il restauro degli elementi metallici antichi in ferro, rame e piombo e l’eliminazione degli elementi in ferro recenti e ossidati e delle resine incongrue
  • il restauro delle coperture e la canalizzazione delle acque meteoriche

Alla fine dei lavori la balaustra monumentale ha finalmente ripreso, dopo 25 anni, la sua completezza originaria con un’alternanza di statue e di vasi lapidei.

Alcuni numeri dei restauri effettuati:

  • 180 m di mantavola smontata e restaurata,
  • 292 balaustrini smontati consolidati  e restaurati
  • 16 statue dei cornicioni bassi
  • 16 statue dei cornicioni alti
  • 16 vasi smontati e restaurati
  • 70 m di cornicione consolidato
  • consolitada l’edicola, restaurato il tamburo
  • ripristinata la croce in facciata, restaurata la sfera di rame sull’edicola, consolidata  e restaurata la campana.
  • lavori di ripristino del sistema di allontanamento delle acque piovane sui cornicioni, cupola ed edicola.