Il Battistero di Parma che si affaccia su Piazza del Duomo, una delle più belle isole del Medioevo, testimonia, con la sua imponente struttura, il progetto che Benedetto Antelami iniziò nel 1196. Ricco di simbolismi nella struttura architettonica, nelle sculture e nella stupefacente policromia interna, il Battistero fu solennemente consacrato nel 1270.

Da quell’anno, fino alla metà degli anni ’80 del XX sec., il monumento ha condiviso sette secoli di storia urbana e di aggressioni atmosferiche. Il restauro esterno ed interno fu fortemente voluto dalla Diocesi unitamente alla Cassa di Risparmio di Parma che ne sostenne i costi, mentre il coordinamento scientifico dei lavori venne effettuato dalla Fabbriceria della Basilica Cattedrale e dagli Organi di tutela territoriali di sorveglianza del patrimonio artistico. Alla fine dell’intervento il Battistero è apparso in una nuova veste: dove la policromia dei dipinti e delle statue si inseriscono nel ritrovato colore del marmo di Verona.

Tra il 1986 ed il 1992 – contestualmente a tale intervento – fu realizzata una singolare campagna fotografica che ha immortalato la situazione di prima e dopo il restauro, accompagnando l’allestimento e lo smontaggio dei ponteggi: un eccezionale “fermo immagine” sviluppato nell’arco di sei anni e fatto di circa 2.900 scatti fotografici  – oggi acquisiti dalla Fondazione Cariparma – che testimoniano distacchi, cadute ed erosioni da un lato, puliture restauri e ripristini dall’altro.

Da questa galleria di immagini, fondamentale per lo studio e la comprensione dell’edificio nel suo complesso, emergono dal fumo dei ceri e dalla polvere di tanti secoli i colori, le forme ed i particolari che permettono di meglio comprendere le rappresentazioni alle quali nel XIII secolo fu affidato il compito di raccontare la fede alle generazioni.

Una documentazione unica, quindi, che è testimonianza scientifica dell’intervento di restauro degli affreschi e dei marmi e che permette, grazie alla quantità dei particolari, di individuare e di rileggere tutta la grandiosità del Battistero. Ma anche un patrimonio iconografico complesso, da gestire nelle sue macro diapositive.

Su questa considerazione a metà fra la conservazione e la volontà di fruizione quanto più allargata delle immagini, è nato, da parte della Diocesi e della Fondazione Cariparma, il progetto di digitalizzazione delle foto relative all’intera superficie interna del Battistero: una postazione informatica sarà a breve collocata nel Museo Diocesano di Parma, sede naturale per ammirare il Battistero virtuale, prima o dopo la visita reale all’edificio di culto, gestita con la fattiva collaborazione della Fabbriceria della Cattedrale.

Un grande schermo ed un software appositamente progettato, rendono consultabili tutte le immagini, permettendo una visione finora impensabile dell’apparato iconografico di uno dei più importanti monumenti della storia del Medioevo europeo.