Il welfare italiano fatica a fronteggiare i mutamenti socio-demografici della società ed i bisogni sempre più complessi. In molti contesti la crisi sta spingendo a cercare nuove soluzioni ai problemi e, sempre più, sembra farsi strada la consapevolezza della necessità di uno sforzo congiunto di tutte le energie della comunità per generare nuove risorse, finanziarie ma soprattutto umane.

Fondazione Cariparma, con la promozione del progetto “EsPR.it. La comunità genera nuovo welfare”, ha deciso di muoversi in questa direzione, offrendosi di accompagnare e facilitare la genesi di più Laboratori di progettazione concertata sui problemi della comunità e sulle risorse per gestirli. EsPR.it è infatti un progetto cui Fondazione Cariparma attribuisce particolare importanza sia sul versante del metodo sperimentale e innovativo sia su quello dell’oggetto di cui intende occuparsi, il welfare.

EsPR.it è entrato nella fase della progettazione: l’ascolto, nei mesi scorsi, degli attori del territorio attraverso centinaia di interviste individuali, ha generato un’agenda delle priorità segnalate dagli attori locali, concretizzatasi in sei temi di lavoro per la costituzione di altrettanti Laboratori di progettazione partecipata, su cui si sono candidate, per i prossimi 6 mesi, 110 persone provenienti dalle principali organizzazioni pubbliche e non profit del territorio parmense.

Laboratori sono percorsi concertativi in cui ogni gruppo sarà chiamato a definire nel dettaglio il problema su cui intende intervenire tramite uno o più  progetti, individuando le modalità di intervento e l’organizzazione necessaria. Ogni Laboratorio porterà i partecipanti, assistiti da un facilitatore, a redigere un documento progettuale che dovrà contenere anche un business plan in grado di mostrare la capacità del progetto di autosostenersi, emancipandosi nell’arco di un triennio dall’eventuale contributo di Fondazione Cariparma.

Laboratori si occuperanno di housing, luoghi da rigenerare come incubatori di comunità, tempi dei servizi e tempi di vita dei cittadini, modalità per intercettare i nuovi vulnerabili, attivandoli a co-gestire le risposte ai problemi che stanno vivendo.

A novembre i progetti passeranno al vaglio del Comitato tecnico scientifico e del Consiglio di amministrazione della Fondazione per la loro valutazione sulla base dei tre criteri guida di Esprit: a) capacità di generare nuove risorse umane e finanziarie; b) capacità di intercettare anche nuovi problemi e le nuove fragilità; c) capacità di affrontare in modo nuovo problemi e fragilità già note.

Nel 2017 si avvierà la fase di realizzazione dove potranno prendere vita i progetti che Fondazione riterrà meritevoli di sostegno.

Al di là del numero dei progetti che verranno sostenuti da Fondazione Cariparma, fin da ora i diversi soggetti impegnati nel welfare e con essi gli attori (dirigenti scolastici, imprenditori, associazioni di categoria ecc.) che hanno accettato di partecipare a questo progetto stanno condividendo un’esperienza di lavoro comune unica sul territorio parmense per numero così rilevante di attori del welfare locale (e non solo del welfare) e per un tempo così prolungato. Si sta costituendo una comunità di pratiche da cui è lecito attendersi la produzione di un numero considerevole di progetti in grado di autosostenersi.